четверг, 22 марта 2012 г.

Perché bisogna assumere integratori di vitamine e minerali?

La nutrizione è uno dei più importanti fattori che lega il rapporto tra l'uomo e l'ambiente ed ha un impatto decisivo sulla salute, capacità lavorativa, resistenza dell’organismo ai fattori nocivi della produzione e dell’ambiente circostante. Per mantenere la salute, la capacità lavorativa e la longevità della persona è molto importante fornire all’organismo (in modo completo e regolare) tutti micronutrienti essenziali: vitamine e minerali.

I micronutrienti fanno parte delle sostanze nutritive essenziali. Sono assolutamente indispensabili per: il normale funzionamento dei meccanismi metabolici, la crescita e lo sviluppo dell’organismo, la protezione dalle malattie e dai fattori nocivi dell’ambiente circostante e per il supporto di tutte  le funzioni vitali dell’essere vivente.

L’organismo dell’umano non sintetizzare i micronutrienti perciò deve riceverli già pronti con il cibo. L’organismo non ha neanche la capacità di accumulare i micronutrienti, per cui essi devono comparire regolarmente nell’organismo in piena diversità e quantità che corrisponde al fabbisogno fisiologico dell'uomo.

La conferenza Internazionale sulla Nutrizione, organizzata nel 1992 dalla FAO / OMS a Roma, ha evidenziato una vasta diffusione della carenza di micronutrienti come un problema molto importante (non solo di paesi via sviluppo, ma anche dei paesi sviluppati) nel ambito di nutrizione. Ha anche sottolineato la necessità di adottare le misure necessarie a livello statale per un’effettiva soluzione di questo problema.

Il laboratorio, dell'Istituto di Ricerca della Nutrizione, per la ricerca sullo scambio delle vitamine e dei minerali, disporre quasi tutti metodi moderni (clinici e biochimici) per valutare lo stato delle vitamine nell’organismo e svolge, a partire dal 1983, le ricerche sui diversi gruppi di popolazione: bambini in età prescolare, allievi delle scuole medie e superiori, studenti universitari, donne incinte e lavoratori di diverse professioni.

I risultati di tali ricerche e numerosi dati di altri ricercatori mostrano chiaramente che una grande parte delle persone non assumono la quantità sufficiente di vitamine e di altre numerose sostanze minerali (ferro, iodio, selenio, calcio, ecc).

Particolarmente negativi, se non disastrosi, sono i risultati sulla vitamina C, la carenza di quale, secondo i dati raccolti, è presente nel 80-90% delle persone. Il 40-80% delle persone hanno la carenza di vitamine B1, B2, B6, acido folico e il 40-50% delle persone hanno la carenza di carotene.

Oggi, la carenza di vitamine e minerali viene considerata come la più comune e la più pericolosa (per la salute) deviazione alimentare dalle norme fisiologiche.

La carenza di vitamine è presente non solo negli adulti, ma anche nella parte significativa dei bambini. Le ricerche sui bambini in età prescolare (2-7 anni) hanno rivelato una carenza evidente (nel 20-50% dei bambini) di vitamina C, acido folico, vitamina A, carotene, vitamine E, B1, B2 e B6.

Fa veramente preoccupare la carenze di polivitamine nelle donne in gravidanza perché proprio loro hanno un grande bisogno di questi nutrienti essenziali.

Facendo la sintesi di tutti i dati disponibili, che si basano sui risultati delle ricerche cliniche e biochimiche su diverse migliaia di persone provenienti dai diversi regioni, permette di caratterizzare la situazione dello stato di vitamine nei bambini e nei adulti nel modo seguente:
E’ stata evidenziata la carenza non di una sola vitamina ma di una combinazione di vitamina C, vitamine del gruppo B e carotene, cioè l’ipovitaminosi.
La carenza di vitamine si osserva non solo in primavera, ma anche in estate e in autunno - i periodi apparentemente più favorevoli dell'anno, e questo significa che la carenza delle vitamine abbiamo sempre.
Una percentuale significativa di bambini, donne incinte e in allattamento ha il deficit multivitaminico combinato con la carenza di ferro che è la causa della diffusione delle forme nascoste e palesi dell’anemia di vitamine e di ferro.
In diversi regioni, la carenza multivitaminico si combina con l’insufficiente apporto di iodio, selenio, calcio, fluoro e di altri macro- e micronutrienti.

Non solo una categoria ristretta di bambini e adulti ha la carenza di micronutrienti, ma quasi tutti gruppi di popolazione.

Così, l’insufficiente apporto di micronutrienti è un fattore permanente che ha un impatto negativo sulla salute, crescita, lo sviluppo e la vitalità del tutto popolo.

Inadeguato apporto di vitamine provoca gravi danni alla salute: riduce la capacità fisica e mentale, diminuisce la resistenza alle malattie, aumenta l’impatto negativo sull’organismo di
condizioni ambientali sfavorevoli e fattori nocivi della produzione, aumenta la tensione nervosa ed emotiva e lo stress, aumenta la sensibilità alle radiazioni e riduce la vita lavorativa.

La carenza di vitamina C, carotene e di altri bio antiossidanti riduce l'attività del sistema immunitario ed è uno dei fattori che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

Numerose ricerche sui diversi gruppi di popolazione in diversi paesi mostrano che l’insufficiente apporto di queste vitamine abbassa il livello di esse nel sangue. Questo porta all’aumento di casi di aterosclerosi e di molti tumori che, a sua volta, portano alla mortalità elevata causata da queste malattie.

Un recente studio finlandese rivela che i casi di infarto, a volte con esiti fatali, in uomini dopo i 40 anni con livello di vitamina C al di sotto di 0,2 mg / dl, sono 3,5 volte superiori al confronto con gli uomini che hanno questa vitamina in quantità necessaria.

La carenza di vitamine nelle donne in gravidanza e in allattamento (il periodo quando hanno una necessità particolarmente grande di questi nutrienti ) fa grandi danni alla salute di madre e bambino, aumenta la mortalità infantile ed è una di cause della prematurità e dei squilibri nello sviluppo fisico e mentale dei bambini. Particolarmente pericolosa è la carenza dell’acido folico che è presente nel
70-100% delle donne in gravidanza.

Inadeguato apporto di vitamine durante l'infanzia e l'adolescenza ha un impatto negativo sullo sviluppo fisico, morbilità, profitto scolastico e causa lo sviluppo continuo di squilibrio metabolico e delle malattie croniche e alla fine ostacola lo sviluppo di una generazione sana.

Il pericolo dell’avitaminosi come un fattore sociale e igienico si aggrava a causa della sua crescente diffusione e l’insufficiente conoscenza dei operatori sanitari e della popolazione sulla ipovitaminosi e conseguenze di essa per la salute.

La mancanza di vitamine, tipica per la maggior parte delle persone “sane”, si aggrava con qualunque malattia, in particolare con le malattie del tratto gastrointestinale e del sistema epatobiliare, durante quale si squilibra assorbimento e riciclaggio delle vitamine. La terapia farmacologica, gli antibiotici, vari restrizioni in dieta, gli interventi chirurgici, preoccupazioni e lo stress - provoca e aumenta la carenza delle vitamine. L’aumento della carenza di vitamine, squilibrando il metabolismo, aggrava il corso di qualsiasi malattia e rallenta il miglioramento nel trattamento. Particolarmente sensibile alla carenza di vitamine è il tratto gastrointestinale perché per  mantenere la struttura e la funzione di esso le vitamine svolgono un ruolo essenziale.

In una ricerca sulle vitamine nei bambini (durante il trattamento) è stata rilevata la carenza di vitamina C (nel 60-67% dei bambini), B1 (nel 40-44%), B2 (nel 50-57% ), acido folico (nel 69%), A (nel 28-29%) e di vitamina E nel 40-60% dei pazienti.

Anche i pazienti adulti che sono stati curati nei reparti di chirurgia, traumatologia e cardiologia, nonostante l'estate, avevano un marcato deficit di acido ascorbico - vitamina che è assolutamente necessaria per il normale svolgimento di processi riparativi, mantenimento d’immunità cellulare e per le proprietà protettive del surfattante polmonare.

Tutto questo dimostra che nella cura di ogni paziente deve essere inclusa anche la correzione della carenza di polivitamine e il mantenimento di apporto ottimale delle vitamine nel corpo. Obbligatoriamente devono essere inclusi nella terapia anche gli integratori multivitaminici o i prodotti di nutrizione preventiva e curativa che sono arricchiti con questi nutrienti preziosi.

Lo stesso vale anche per il problema della necessità di assicurare le persone sane e malate con i minerali mancanti. Come accennato in precedenza, la carenza multivitaminica è legata con l'assunzione insufficiente di alcuni macro- e micronutrienti come calcio, ferro, selenio e iodio.

L’insufficiente apporto di calcio aumenta il rischio di malattie allergiche e la gravità di rachitismo nei bambini, osteoporosi post-menopausale nelle donne e l'osteoporosi senile negli uomini.

La carenza di ferro si verifica più spesso nei bambini e nelle donne incinte che è la causa di una vasta diffusione delle forme nascoste (latente) ed esplicite di anemia sideropenica.

L’insufficiente apporto di micronutrienti è un problema comune in tutti paesi civilizzati. Questa l’insufficienza è una conseguenza inevitabile della riduzione del consumo energetico giornaliero del nostro organismo e una corrispondente diminuzione della quantità totale di cibo consumato dall'uomo moderno.

Il bisogno fisiologico dell’organismo umano in vitamine e minerali si è formato durante l'evoluzione e il metabolismo dell’uomo si è regolato alla quantità di sostanze biologicamente attive, che l’organismo riceveva in grandi quantità con semplici alimenti biologici e che corrispondevano a gran dispendio di energia dei nostri antenati.

Negli ultimi due/tre decenni in seguito della rivoluzione tecnologica e importanti cambiamenti sociali, il dispendio energetico dell’uomo si è calato 2-2,5 volte. Anche la quantità del cibo che assumiamo è calata,o almeno avrebbe dovuto calare. Eccesso di cibo porta al sovrappeso che è un percorso diretto verso il diabete, l'ipertensione, l'aterosclerosi e verso altre "bellezze" della civiltà moderna.

Secondo i dati delle compagnie di assicurazione statunitensi, in caso di 20% del peso corporeo in eccesso aumenta il rischio di morire dal infarto ed ictus (il rischio aumenta al 13% e 24%); dal diabete e dalle sue complicazioni (fino a 2,0-2,5 volte) e in caso di 40% del peso in eccesso aumenta la mortalità per 60%-90%  legata alle malattie cardiovascolari e al diabete (aumenta fino a 3-5 volte)!
Ma il cibo non è solo una fonte di energia, ma anche una fonte di vitamine e  macro- e micronutrienti. E riducendo la quantità totale di cibo siamo costretti a condannare noi stessi alla carenza di vitamine – al deficit di minerali essenziali.

I calcoli mostrano che anche una dieta perfettamente programmata - 2500 kcal al giorno (che è il consumo energetico medio delle persone moderne), ha la carenza di tante vitamine (almeno il 20%).

Finora, nella mente della maggior parte della popolazione e anche dei operatori sanitari, le vitamine sono associate con la frutta e la verdura e una soluzione tradizionale per migliorare lo stato delle vitamine nell’organismo è vista come un aumento del consumo di ortofrutta. Non si può negare l'importanza di questo fatto, ma è necessario sottolineare, tuttavia, che in realtà la frutta e la verdura possono servire come un fonte affidabile di sole due vitamine: di vitamina C e acido folico, e anche carotene - e poi, solo nel caso quando la diversità e la quantità della frutta e verdura è molto grande. Per esempio, la quantità della vitamina C nel succo di mela è solo 2 mg per 100 g, e quindi per ottenere la quantità necessaria quotidiana di questa vitamina, che è 60 mg, bisogna bere almeno 3 litri o 15 bicchieri di questo succo di mela ogni giorno.

Per quanto riguarda le vitamine di gruppo B e anche le vitamine liposolubili A, E e D, la loro fonte principale non è la verdura, ma alimenti ipercalorici come la carne, fegato, rene, uova, latte, burro e l’olio, pane integrale, cereali, grano saraceno, avena, miglio, ecc. E per ottenere la quantità necessaria giornaliera di queste vitamine la quantità del cibo che dobbiamo assumere è assolutamente superiore delle nostre norme e abitudini moderni. Per esempio, per ottenere la quantità necessaria giornaliera di vitamina B1 (1,4 mg) dobbiamo mangiare 700-800 grammi di pane integrato o di 1100-1200 g di pane bianco in un giorno, o un chilo di carne magra ( meglio - carne di vitello).

Insieme con la riduzione del dispendio energetico, che rende necessario ridurre anche la quantità totale di cibo da consumare, altri fattori che causano l’insufficiente apporto dei micronutrienti nell’uomo moderno sono - la dieta monotona (la perdita di diversità del cibo), consumo di piatti pronti e ristretto gruppo di prodotti di base; aumento del consumo di alimenti raffinati - ricchi di calorie, ma poveri di vitamine e minerali (pane bianco, pasta, dolciumi, zucchero, alcool, ecc); aumento del consumo di prodotti sottoposti alla conservazione a lungo termine e al trattamento intensivo tecnologico – metodi che inevitabilmente portano ad una significativa perdita di vitamine.

Anche se la razione dell'uomo moderno è sufficiente per compensare il dispendio energetico, essa non può fornire al corpo la quantità necessaria di vitamine e minerali - il bisogno di quali non è diminuito, ma prendendo in considerazione il loro ruolo protettivo nel caso di stress – è molto aumentato.
Allora dove possiamo trovare la fonte delle preziose sostanze biologicamente attive per il nostro corpo, senza superare quantità ragionevoli di cibo e senza crearci problemi causati dal sovrappeso e dal cibo in eccesso?

L’esperienza mondiale fa chiaramente capire che il modo più efficace e conveniente per assicurarci  l’apporto dei micronutrienti è includere nella dieta gli integratori alimentari che sono arricchiti con preziosi biologicamente attivi nutrienti in quantità che corrisponde alle esigenze fisiologiche dell'uomo moderno.

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